sabato, aprile 02, 2005

[Racconto a 2n mani] Quinta parte

- Seguimi, terrestre.

Quella voce, roca, da tabagista, gli era familiare. L'aveva sentita tante
volte giù alla sede centrale della megaditta quando si recava a scaricare i
record di viaggio o a fare gli aggiornamenti al computer di bordo. Era quella di Robert De Soto, il sistemista.

- Bob? Sei tu Bob?

Seguimi senza fare storie e senza dire nulla, fece l'alieno esprimendo un
ghigno ancora più feroce che lo indusse a eseguire i suoi ordini. Entrarono
nella hall dell'albergo, e benchè ci fosse molta gente, nessuno sembrava
si curasse di loro. Passarono oltre il banco della reception, salirono
sull'ascensore e l'essere estrasse una chiave che introdusse nel pannello; in quella tre giovanotti ridanciani, visibilmente euforici da messalina-Z, quell'isomero costoso ad uso inalatorio e pre-coitum, in compagnia di una splendida latina entrarono nel piccolo vano mobile. Ma era come se non fossero in loro compagnia. Pigiarono il pulsante del loro piano e la creatura fece altrettanto, accompagnando il suo movimento con un quarto di giro della sua chiave. E si sentì scendere, mentre vedeva che i giovanotti e la ragazza salivano davanti ai suoi occhi. La porta si aprì e Jack era a casa. Nella sala macchine della megaditta.

Stupito e basito riuscì a biascicare: Bob, ma che cazzo!

La porta dell'ascensore si richiuse, ma l'alieno era scomparso, e davanti a
lui, seduto di fronte ad una decina di schermi laser su cui scorrevano dati a lui incomprensibili stava Robert De Soto, il sistemista.

- Ciao Jack, sei in ritardo, e per di più hai sprecato una capsula tachionica
che costa un sacco di crediti.

- Ma, cosa...? Dove siamo?

- Dove sei tu. Io sono sempre sulla terra, e tu ti trovi su quel satellite da
vacanze che purtroppo ha avuto una "piccola" avaria. In questo momento sto effettuando la manutenzione per cercare di capire come mai una semplice
pioggia di meteoriti ha prodotto quegli scompensi. Scusa se ti ho fatto
portare qui con le brutte maniere da quell'antroplasma, ma le comunicazioni, eccetto quelle di servizio, sono interrotte. Tra l'altro, non riesco a capire
come mai Arch sia stato agganciato dall'interfaccia neurale e tu no. Beh,
meglio per lui, si farà una vacanza gratis a spese della megaditta.

- Vuoi dire che sapevate già tutto e che non ci avete avvertito del problema?

- Ti ho già detto che ci sono problemi con le comunicazioni. Quel posto è un esperimento, è reale e deve esserlo, per questo vi facciamo portare le
provviste e i materiali, ma è abitato solamente da antroplasmi che possiamo modificare a piacimento da qui, e da sogni, tutti i sogni che la gente
può permettersi di avere. E gli ospiti sono tutti qui, nelle camere
iperoniriche di New Village, fuorchè Arch... E il problema ora è sganciarlo
dall'interfaccia, io da qui non posso. Ci devi pensare tu.

- Ma io non ne so niente di queste cose, sono un fattorino!

- Si, ma un fattorino stellare. RTFM, Jack.


(by klbls)

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