lunedì, aprile 04, 2005

[Mini] Il Richiamo

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All'inizio non senti nulla.
Ma passa un attimo, un attimo soltanto, e il dolore inizia a farsi
sentire. Punge come un sottile cristallo di Goljm nelle vene e ti entra
dentro piano, maledettamente piano. E allora cerchi di pensare ad altro,
di occuparti il cervello in altro modo. Pensi alle verdi praterie del
Kahlo e ai docili animali che le abitano; pensi allo sconfinato oceano di
Bolm, ai segreti che nasconde il suo fondale incantato; pensi alle donne
del Deserto di Hursh e alle loro danze seducenti; e infine non pensi più a
nulla, proprio nulla, perché il dolore è troppo forte e ti mancano le
forze per farlo; e poi...
Poi finisce, per fortuna.

L'infermiera di turno mi invita a riaprire gli occhi e a liberare la sala.
Prima di andare getto uno sguardo in direzione della porta d'ingresso:
attraverso i vetri smerigliati si intravede ancora la lunga fila di gente
di cui facevo parte fino a poco fa. Penso a cosa li aspetta, e un brivido
mi percorre la schiena.

Ma in fondo è meglio così. Meglio il doloroso morso di quella puntura che
rischiare le squame per quel morbo maledetto. Ne ho già visti a dozzine di
Compagni infetti, sapete? Terribile... inizia dalle antenne e poi giù per
teste e colli e spalle, fin sulla punta degli artigli; piccoli e
infingardi bubboni rosati saltano fuori dal nulla e ti si infilano
dappertutto, e tu non ci puoi fare niente: solo aspettare che passi da sé,
sperando di non crepare prima.

Dicono che ce l'abbiano portata i Coloni di ritorno dall'ultima missione.
Com'è che la chiamano? Vaxirella... Varjkèlla... qualcosa del genere.

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

e bravo borghi! Carino...simpatico ma me l'hai rovinato in anticipo dicendomi della varicella a scuola!

6:57 PM  

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